Dettaglio

Cataloghi interrogati: Catalogo delle Biblioteche Liguri
Ricerca: Periodo = ultimi due mesi AND Autore = @ (ricerca.parole tutte) operatore.e Numero Classificazione Dewey = 3* operatore.e Biblioteche = IT-GE0038 (ricerca.parole almeno una) operatore.e Anno pubblicazione>=2009
 

 
 
Scheda: 2158/2963
  • Permalink 2158
  • |
  • Simili 2158
  • | Scarico:
  • Unimarc 2158
  • Json 2158
  • XML 2158
  • |
  • Citazioni 2158
  • |
  • |
  • HTML 2158
Livello bibliografico Monografia
Tipo di materiale Testo a stampa
Autore principale Rechtman, Richard
Titolo Le vite ordinarie dei carnefici / Richard Rechtman ; introduzione di Sara Guindani ; traduzione di Valeria Zini
Editore,distributore, ecc. Torino : Einaudi, 2022
Descrizione fisica XIII, 171 p. ; 21 cm
Collezione Piccola biblioteca Einaudi. Nuova serie ; 789
Lingua di pubblicazione ITALIANO
Paese di pubblicazione ITALIA
ISBN 9788806254605
Forma letteraria y
Sommario o abstract Sempre più spesso, per qualificare gli autori di omicidi di matrice jihadista, si parla di uomini radicalizzati, schiavi di un'ideologia, o di individui mediocri e «banali», capaci solo di obbedire agli ordini, oppure di mostri assetati di sangue. E anche quando si considerano i massacri di massa del secolo scorso, torniamo sempre a chiederci chi furono questi uomini capaci di uccidere in modo così efferato: cosa provarono nella loro coscienza? non sentivano l'orrore delle loro azioni? non avevano compassione per le vittime? Per Richard Rechtman, non sono le ideologie a uccidere, ma le persone. Persone che se ne incaricano apparentemente senza problemi, uccidendo con la stessa facilità con cui altri vanno al lavoro. Questo libro compie una vera e propria discesa agli inferi nella vita quotidiana dei responsabili di genocidio e nel loro processo di immunizzazione rispetto alla sofferenza e alla morte. Sonda le abitudini di uomini indifferenti, capaci di giustiziare decine di persone ogni giorno. E dimostra che a occupare la maggior parte dei loro pensieri non è l'atto di uccidere: più semplicemente quella è la loro vita quotidiana. Eseguono il loro terribile compito con la stessa tenacia e fatica richieste da un lavoro qualsiasi. Perché a uccidere con tanta facilità non sono i più motivati, i più sadici o i più indottrinati, ma soprattutto i più disponibili. Questo perturbante saggio sulla violenza estrema non si prefigge dunque di sapere chi siano questi carnefici o in nome di cosa possano tormentare e uccidere, ma di mostrare quali elementi, in contesti particolari, consentano ad alcuni uomini di trasformarsi in anonimi operai della morte. Introduzione di Sara Guindani. (Fonte: editore)
Titolo uniforme La vie ordinaire des génocidaires
Soggetti Delinquenti - Antropologia criminale [e] Psicologia (Soggettario di Firenze)
Classificazione Dewey 364.3019 - (edizione 21)
Nomi [Autore] Rechtman, Richard
[Traduttore] Zini, Valeria
[Autore dell'introduzione] Guindani, Sara
Identificativo record PAV0197959
Dove lo trovi
BibliotecaCollocazioneInventarioNote all'inventario
Biblioteca universitaria di GenovaD 364.3019 RECHR 1 0004389021 v.