Sommario o abstract
| Una lettura filosofica del tennis, della sua storia, delle sue tecniche, dei suoi campioni, a partire dall'esperienza di tennista dell'Autrice. «Perseguire il massimo diletto tennistico non centra con le classifiche, né con il livello di gioco: è propriamente unarte e, come tutte le arti, è accessibile anche a chi sia stato privato fin dallinfanzia (come me) di qualsiasi esperienza dinterazione tra corpo, psiche e intelletto. Il tennis è la mia tardiva e felice risposta a una frustrazione ontologica, ai limiti fisici e mentali di uninfanzia e una giovinezza prive di movimento. Cresciuta in una cultura fondata sul diniego della corporeità, convinta fin da piccola di essere negata per lo sport, grazie al tennis, ho smascherato gradualmente una serie di pregiudizi correlati, i quali in un modo o nellaltro riguardano sia gli intellettuali, sia gli atleti. Grazie a questo sport, il mio corpo, vilipeso per decenni da una vita sedentaria e digitalizzata, ha imparato a conoscere voluttuosi gironi infernali e sublimi beatitudini celesti. Ogni giorno, sul campo da tennis accumulo prove inconfutabili che il sesso è sopravvalutato». (Fonte: editore) |